Progetti complessi, multidisciplinari e innovativi richiedono un approccio nuovo, più efficiente e rapido, parliamo di collaborative engineering e di concurrent engineering
G2 è formata da 4 business unit operative (progettazione elettrica, programmazione plc e hmi, sviluppo software 4.0, quadristica), inoltre si avvale della partnership con aziende meccaniche, grazie a questi asset e alla metodologia di co-engineering è in grado di affrontare progetti di automazione industriale articolati.
La parallelizzazione dell'attività delle varie business unit e l'integrazione con reparti esterni del cliente rende il processo più efficiente.
Le fasi principali di questo processo prevedono: progettazione, implementazione, collaudo, avviamento e assistenza
Il concetto di concurrent engineering (co-engineering) è diventato di dominio comune nelle fabbriche e nella letteratura a partire dagli inizi degli anni '90 del ventesimo secolo. Obiettivo primario di questo tipo di approccio è la competizione e la rapida obsolescenza dei prodotti.
Caratteristica essenziale del concurrent engineering è il coinvolgimento di più funzioni aziendali, attraverso la creazione di gruppi multidisciplinari, nell'analisi del ciclo di vita di un prodotto dallo sviluppo alla dismissione. L'integrazione di più funzioni consente l'anticipazione dei vincoli generati dalle dinamiche industriali.
Un altro caposaldo, strettamente legato al precedente, è la parallelizzazione delle attività.
I maggiori vantaggi di questo tipo di progettazione sono:
- maggior integrazione tra tutte le fasi del processo
- ottimizzazione del prodotto finale in termini di tempo e costi
- maggior produttività grazie alla maggior integrazione tra fase di progetto e produzione
Mettersi insieme è un inizio, rimanere insieme è un progresso, lavorare insieme un successo.